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Il Calvi è frequentatissimo da Carona. Già questa conca è bella di suo, ma arrivarci in autunno nel momento i cui i boschi cambiano colore è fantastico.
Il mio consiglio spassionato è quello, una volta raggiunta la diga del Fregabolgia, di attraversarla: proprio da lì parte un bel sentiero che va a sfiorare una presa d'acqua e poi sale ripido ad incrociare quello bollato bianco-rosso che proviene dal Calvi. Si prende a destra e in pochissimi minuti si arriva a quell'eccezionale belvedere che è il lago Cabianca, neanche mezz'ora dalla diga.
Per me il miglior balcone in assoluto da cui ammirare Diavolo e Diavolino. Se avete la fortuna di beccare una giornata come questa lo spettacolo è indimenticabile!
Per raggiungere il rifugio basta poi tornare su propri passi e seguire fedelmente il segnavia bianco-rosso. Il sentiero in alcuni punti non è evidentissimo, ma i bolli sono numerosi.
Qualche breve saliscendi e ci si affaccia sulla conca del Pian dell'Asino: da lì è tutta discesa fino al rifugio, immettendosi per l'ultimo tratto sul sentiero CAI 226, che scende dal Passo Portula.
Però sono sicuro che questa poco impegnativa deviazione al lago Cabianca, sia sconosciuta alla stragrande maggioranza di quanti salgono al Calvi, che di solito tirano dritto sulla sterrata che costeggia il lago Fregabolgia.
Grave errore non lasciare che gli scarponi vadano a curiosare nei dintorni dei sentieri più battuti!
Per esempio: quanti conoscono la chiesina poco prima della diga del Fregabolgia? E' a 20 metri dalla sterrata.
Guardate la foto 18: la si intravede a sinistra in mezzo ai larici......Ma quanti hanno mai percorso quei venti metri?
Ho messo le foto in rigoroso ordine cronologico, per evidenziare il forte contrasto tra i colori mattutini ed i caldi toni del primo pomeriggio.
Tranne la foto 19 che volutamente ho accostato alla 20: assolutamente identico punto di ripresa, ma quanto cambia un posto in tre ore!
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Immagini totali: 24 | Ultimo aggiornamento: 2008.12.29 23:58:42 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |